lunedì 11 maggio 2009

Brevi Riflessioni Sul Significato Di Politica

Che cos’è la politica? Sembra la classica domanda da un milione di dollari. In effetti lo è: come definire un fenomeno tanto complesso, così ricco di sfaccettature e aspetti diversi? Credo sia impossibile. Ma provare a darne una spiegazione, un’opinione personale, lo stesso porsi la domanda, credo sia normale, fisiologico quasi. Quindi cos’è questa politica?

Anzitutto vorrei lasciarmi alle spalle l’accezione negativa del termine o, meglio, quella che io considero l’accezione negativa del termine. Dire politica non significa dire giochi di potere, compromessi, promesse mancate, campagne elettorali e seggi, scontri, parole dette e non dette, linguaggi assurdi e incomprensibili. In parte, in realtà, può voler significare anche questo, ma non è mia intenzione sottolineare, al momento, questo aspetto.

Non definirò ora cosa significa per me politica in senso storico o filosofico. Cercherò di darne una visione compatibile con la vita di tutti giorni.

La politica è niente più di uno strumento per regolare e oliare gli ingranaggi della macchina sociale. La politica rientra in ogni aspetto della vita sotto forma di idee, opinioni, discussioni e iniziative; ed è molto triste che si veda la politica come attività partitica. Io cercherei di definirla più come “coscienza sociale”. Non è un termine politichese: lo giuro. E non significa “coscienza di classe” né ha qualsiasi altra accezione strana. Il significato che ne do è molto più semplice: “coscienza sociale” indica la volontà di miglioramento, di crescita, di perfezionamento che la società fa di se stessa. Sentirsi parte di una società, di un gruppo sociale, di una comunità (so che sto ripetendo di continuo il termine “società”, ma è cardine del mio pensiero) significa individuarne i problemi, crearsi delle opinioni, discuterne con chi ne ha diverse e dare vita a iniziative volte a risolverli. “Coscienza sociale” significa politica dal basso, dalla società, nella società; significa impegnarsi per qualcosa di nuovo, qualcosa migliore.

Io credo sia questa la politica. E credo che, al giorno d’oggi, nel nostro Paese, sia molto arduo darne una lettura positiva tanta è la disillusione, il cinismo, la delusione. E non è certo colpa nostra o, almeno, lo è solo in parte: ci abituano a vedere, a pensare, una politica a tratti squallida, a tratti vuota, finalizzata a se stessa o agli egoismi dei singoli. Molto spesso li lasciamo fare, ancor più spesso cerchiamo d’inserirci negli stessi meccanismi confidando siano gli unici che ci permettano di esprimerci. 

Altre vie ci sono: creare dibattito, discussione, dar vita a idee ed opinioni. E’ verso la “coscienza sociale” che il nostro impegno deve andare per riscattare il termine “politica” dal vuoto in cui l’abbiamo lasciato cadere. O, almeno, questa è la mia idea.

Alessio Mazzucco

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