mercoledì 1 aprile 2009

LIBERTA' DI SCEGLIERE

Il Governo Berlusconi ha  approvato in Senato una legge che toglie a ciascuno la possibilità di decidere sulla propria vita e la sua fine. Si è voluta  infatti rendere obbligatoria la nutrizione e l’idratazione forzata anche quando la persona non accetta un accanimento terapeutico divenuto insopportabile, o quando la vita non è più tale, ma si è trasformata in pura sopravvivenza vegetativa che il diretto interessato aveva escluso di volere per sé.  È Stato inoltre approvato un emendamento dell’ UDC secondo il quale  il medico potrà non attenersi alla dichiarazione anticipata di trattamento del paziente. Tra i partiti dell’opposizione, Partito Democratico e Italia dei Valori, su questa proposta di legge hanno dato ai singoli parlamentari, libertà di voto. Si dimentica così che la libertà di coscienza di un parlamentare ha un limite invalicabile: non può toglierla ad altri cittadini e ad altre cittadine. Se ciò avvenisse si verrebbe meno al fondamentale compito democratico di garantire a tutti la possibilità di decidere secondo la propria responsabilità. Ci rivolgiamo al Parlamento, a partire da coloro che si dichiarano per il rispetto della libertà di ciascuno affinché si rispettino i seguenti principi.

 

LA VITA È DI CHI LA VIVE, NON DELLO STATO

Sul confine tra la vita e la morte, la scelta di proseguire o meno cure dolorose e senza speranza deve restare responsabilità di ogni singola persona. La libertà personale, in questa sfera, è tra le più preziose e nessuno può costringerci a rinunciarvi. La Costituzione italiana a questo proposito è chiara: tutti hanno diritto alle cure ma nessuno può essere obbligato a curarsi contro la propria volontà. Le persone, in tutti i paesi civili possono decidere e lasciare scritto fino a che punto vogliono essere curate e dove invece sarebbe solo un’inutile sofferenza in più.

 

LA LIBERTÀ DI COSCIENZA DEI CITTADINI, VIENE PRIMA DI QUELLA DEI PARLAMENTARI

I parlamentari della Repubblica non possono prendersi ciò che non appartiene loro: la possibilità di decidere al posto nostro. Chi è eletto dal popolo non può, in nome della propria coscienza, far tacere quella di 60 milioni di persone. La libertà dei singoli cittadini/e non può essere messa sotto sequestro dal volere di mille parlamentari o dalla maggioranza di essi.


Link Utili

http://www.abuondiritto.it/testamento_biologico.pdf

http://www.lucacoscioni.it/

http://www.corriere.it/politica/09_aprile_01/mannheimer_osservatorio_bb767118-1e7d-11de-9011-00144f02aabc.shtml

Nessun commento:

Posta un commento